Si è tenuta ieri una manifestazione di protesta di fronte alla Benetton di piazza di Spagna, a Roma, con la presenza di una delegazione del popolo indigeno Mapuche proveniente dall'Argentina
In seguito alle proteste dei manifestanti, il direttore della filiale si è visto costretto a chiudere il negozio, a ricevere la delegazione e a prendere atto delle violazioni che l'impresa italiana compie da anni nei territori della Patagonia argentina.
Alla presenza di alcuni parlamentari e di diversi giornalisti, i due rappresentanti mapuche, Dina Huincalea, della comunità di Leleque e Rogelio Fermín, di Vuelta del Río hanno raccontato i soprusi della compagnia Benetton sui loro territori ancestrali: "da quando Benetton ha acquistato i 900 mila ettari di terra della Patagonia, sono iniziati i tentativi di sgombero di alcune famiglie; la compagnia ha recintato le terre in cui viviamo e che consideriamo sacre perché è lì che risiedono i nostri antenati. La Benetton di fatto controlla i municipi e le strutture pubbliche locali ed ha istituito un corpo di polizia privato che viola il nostro diritto alla mobilità e alla salute".
La situazione che denunciano i mapuche è la stessa che vivono tutti i popoli originari dei Sud del Mondo, costretti ad affrontare grandi multinazionali che continuano a violare i loro diritti collettivi, politici economici ed umani.
Le Nazioni Unite proprio nel mese di dicembre, hanno rimandato l'approvazione della Dichiarazione dei Diritti dei Popoli indigeni, dichiarazione già data per certa.
Di fronte a questa situazione le associazioni A Sud, Hijos, Progetto Sur, Radici e Ya Basta! chiedono alle forze politiche e al governo:
1) di ratificare la convenzione 169 della ILO (Internacional Labour Organization), che darebbe strumenti giuridici concreti ai popoli indigeni per rafforzare il proprio potere decisionale sui loro territori;
2) un impegno all'interno delle Nazioni Unite per il riconoscimento immediato della commissione per i diritti dei popoli indigeni;
3) un'indagine sulla Benetton per accertare le reali responsabilità sociali di impresa.
Roma, 07 dicembre 2006