Chiediamo libertà per il nostro compagno José Isabel Morales
Noi organizzazioni popolari in difesa dei nostri territori e beni naturali delle regioni dell’Aguán, Atlantide, Valle di Sula, centro, sud ed ovest del paese, riunite in assemblea nazionale, denunciamo e ripudiamo il processo manipolato ed illegale che ha portato alla cattura, reclusione e condanna del nostro compagno José Isabel Morales, ingiustamente incarcerato nel centro penitenziario di El Porvenir, a La Ceiba, Atlantide.
Il compagno José Isabel Morales è imprigionato per il suo coinvolgimento nella lotta agraria in difesa della terra. Lo Stato honduregno è responsabile diretto del conflitto nella suddetta zona, essendosi reso complice dell’appropriazione illegale, da parte dei proprietari terrieri, delle terre dove funzionava il CREM e che già erano state assegnate ai gruppi contadini.
Lo Stato honduregno non solo è il principale responsabile di tale conflitto agrario, ma deliberatamente ha protetto i proprietari terrieri e ha manipolato il sistema giudiziario per accanirsi contro i contadini, trasformando le vittime, come nel caso di José Isabel Morales, in boia e delinquenti, e presentando i carnefici, invasori ed assassini di contadini come persone onorevoli e vittime.
Chiediamo che la Corte Suprema di Giustizia proceda immediatamente ad annullare la sentenza imposta al nostro compagno in quanto ingiusta, incostituzionale e motivata da meri interessi politici di rivalsa da parte dei proprietari terrieri e di coloro che fanno di tutto per continuare ad agire come se l’Aguán fosse la loro tenuta privata.
Chiediamo alla Corte Suprema di Giustizia una sentenza che dichiari l’immediata liberazione del nostro compagno José Isabel Morales, e che nel contempo dichiari nulli gli ordini di cattura contro tutti i compagni del Movimento Contadino dell’Aguán, perché non si possono condannare le persone per il fatto di elevare la voce e portare avanti la lotta in difesa della terra che appartiene loro legittimamente.
Invitiamo tutte le organizzazioni popolari e fraterne a far causa comune in questa lotta a favore dei contadini dell’Aguán, e in particolare in solidarietà col nostro compagno ingiustamente incarcerato.
Libertà immediata per il nostro compagno José Isabel Morales!
Siguatepeque, 6 ottobre 2012
Consejo Cívico de Organizaciones Populares e Indígenas de Honduras (COPINH),
Organización Fraternal Negra de Honduras (OFRANEH),
Movimiento Amplio por la Dignidad y la Justicia (MADJ),
Coordinadora de Organizaciones Populares del Aguán (COPA),
Asociación Intermunicipal de Vigilancia Social de Honduras (AIDEVISH),
Equipo de Reflexión, Investigación y Comunicación (ERIC),
Partido Socialismo o Barbarie (SoB),
Coordinadora de Organizaciones Lajeñas, de Las Lajas, Comayagua
Consejo Parroquial de parroquia de Goascorán, departamento de Valle
Central Nacional de Trabajadores del Campo (CNTC)
Red de Mujeres de El Progreso (REMUPRO)
______________
Chiediamo un nuovo processo e libertà per il prigioniero politico honduregno Chavelo Morales!
Perchè è importante
José Isabel “Chavelo” Morales Lopez del movimento contadino dell’Aguán è in carcere dal 17 ottobre 2008, senza assolutamente alcuna prova che abbia commesso un reato. Il 25 giugno 2010 fu dichiarato colpevole d’omicidio sulla base di testimonianze “per sentito dire”. Inoltre, vi furono palesi irregolarità e contraddizioni nelle storie dei testimoni e versioni discordanti dalle precedenti deposizioni.
Sono trascorsi quasi 4 anni tra la sua detenzione e la sua condanna, una chiara violazione del Codice Processuale Penale dell’Honduras, che stabilisce la sentenza entro i 2 anni. Evidenza emblematica della mancanza di giustizia nel sistema giudiziario honduregno, è stato il rifiuto da parte della Corte di un ricorso di hábeas corpus, malgrado fosse una chiara violazione al codice. Infine, il 24 luglio 2012, la sentenza è stata emessa senza che fosse stata notificata l’udienza, né a lui né i suoi avvocati. Ora Chavelo si trova ad affrontare 20 anni di prigione per un crimine che non ha commesso.
Noi firmatari chiediamo un nuovo processo e che il processo d’appello liberi Chavelo.
Chavelo è membro di Guadalupe Carney, una comunità di contadini che hanno lottato per recuperare terre portate via dai ricchi proprietari terrieri, come l’ex delegato della Polizia Nazionale dell’Honduras Henry Osorto. Durante un’operazione per recuperare le terre i membri della famiglia Osorto, armati fino ai denti e sparando contro i contadini con fucili di alto calibro, restarono bruciati vivi quando la casa dove si trovavano scoppiò in fiamme, un incendio su cui non si è mai investigato adeguatamente. In un chiaro atto d’intimidazione, fu stilata una lista di oltre 300 iniziali sospetti, membri di Guadalupe Carney, semplicemente perché erano residenti nella comunità. 30 di essi hanno ancora ordini di cattura pendenti nei loro confronti e temono l’arresto in qualsiasi momento. L’incarcerazione di Chavelo e la mancanza d’equità nelle sue udienze, unita ai continui atti d’intimidazione contro la comunità, sono il risultato dell’operato dei ricchi proprietari terrieri ed agro-oligarchi, che corrompono ed influenzano i funzionari del sistema di giustizia.
La pressione nazionale ed internazionale deve essere rivolta alla Corte.
Gli avvocati di Chavelo hanno presentato un ricorso di causalità chiedendo un nuovo processo e la libertà per Chavelo durante il processo d’appello.
Per favore firmate la petizione alla Corte Suprema di Giustizia dell’Honduras, così come a César Ham, direttore dell’Istituto Nazionale Agrario, ed a Pepe Lobo, Presidente honduregno, chiedendo giustizia e libertà per Morales Chavelo.
Pubblicato il 18 settembre 2012
PER ADERIRE:
Español:
English: