Chiapas, dirigente indigeno ucciso. Quando il turismo non porta sviluppo.

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 Le cascate di Agua Azul, strette in un canyon del nord del Chiapas, sono un vero paradiso. L’azzurro intenso delle loro acque si mischia al verde florido del bosco montuoso che le costeggia. Un paesaggio mozzafiato, dichiarato nel 1993 riserva speciale della Biosfera, che da trent’anni è al centro di una disputa violenta tra indigeni e governo federale.
La riserva ospita i territori maya dei popoli chol e tzeltal e a pochi chilometri dalle cascate si trova la comunità indigena di San Sebastian Bachajón, che da sempre gestisce l’area in forma collettiva.
 Nel 1980, Agua Azul viene dichiarata “Zona di protezione forestale e rifugio di fauna silvestre”. In poche parole, le cascate e la selva circostante diventano area protetta e il controllo del territorio passa nelle mani dello stato federale. Da quel momento, senza consultare le comunità locali, iniziano le trattative tra governo e investitori privati per lo sfruttamento turistico della riserva.   continua>>>