Il 5 giugno scorso a Parigi Clement Mèric è stato aggredito da quattro nazifascisti, probabilmente appartenenti al movimento fascista JNR (Jeune nationaliste revolutionnaire). L’aggressione è costato la vita a Clement La notizia ha avuto ampio risalto su televisioni e giornali italiani che si sono però ben guardati dal ricordare che Clement era anche un attivista per i diritti delle persone GLBT. Il suo assassinio è conseguenza del clima d’odio in questi mesi fomentato dall’estrema destra, clericale e fascista, che si oppone alla legge recentemente approvata in Francia che consente il matrimonio anche a persone dello stesso sesso. Clement è un martire della lotta per i diritti di tutt*, per la dignità di ogni sentimento e persona. Abbiamo tradotto il comunicato di “Act Up Paris” e lo diffondiamo qui in Italia, sottoscrivendolo e facendolo nostro, per testimoniare il nostro dolore per la morte di Clement e per denunciare che anche qui in Italia, esattamente come in Francia, omo-lesbo-trans-fobia e fascismi son ben presenti, legittimati da tanti troppi presunti “democratici”. Clement è stato aggredito e assassinato a Parigi. Ma, se non ci opponiamo ad omo-lesbo-trans-fobia e fascismi(e a tutti coloro che li legittimano), il prossimo Clement potrebbe essere italiano…
Abruzzo Social Forum
Brigate di Solidarietà Attiva Abruzzo
Alternativa Ribelle Pescara
Ass. Antimafie Rita Atria
Collettivo La Mala Educacion
Jonathan – Diritti in Movimento
Laboratorio Le Antigoni
PeaceLink Abruzzo
Zona22
“Act Up-Paris è fortemente dispiaciuta ed incollerita nell’apprendere la morte di Clement Mèric, giovane sindacalista di 18 anni e militante antifascista. Clement è stato picchiato a morte da parte di alcuni componenti dell’estrema destra radicale mercoledì 5 giugno 2013 nei pressi della stazione Saint-Lazare.
Frigide Barjot ha invocato il sangue, Christine Boutin ha promesso guerra, sono state ascoltate. Ecco le conseguenze di mesi di discorsi d’odio, legittimati dalla destra e rilanciati dai media.
Siamo vicini con il nostro sostegno ai suoi familiari.
Per i politici, gli estremisti religiosi e i media che hanno una parte di responsabilità in questo decesso, noi non sentiamo che disprezzo”.